Lo dimostra anche la scienza: la meditazione fa bene.

Sono diversi gli studi scientifici che accertano i benefici della meditazione per il nostro benessere.

Svuotare la mente dal fragore dei pensieri quotidiani ha effetti positivi in termini di salute, a livello fisiologico, sia per gli organi del corpo sia per il cervello.

Le tecniche meditative sono intrinseche nelle culture e filosofie orientali.

Le prime che ci vengono in mente sono la meditazione buddhista, praticata dai monaci tibetani e dal Dalai Lama, e la meditazione taoista, che si pratica nei monasteri giapponesi.

Ci sono infinite tecniche e forme di meditazione, concepite intervallano di altre pratiche, quali lo yoga e il thai chi, per esempio.

Tutte però sortiscono gli stessi effetti. Vediamo dunque quali sono i benefici che la meditazione può generare.

Meditazione – i suoi benefici

Innanzitutto, la meditazione ha effetti benefici sulla respirazione.

Proprio perché alcune tecniche meditative indicano di porre l’attenzione al respiro, prima nella fase di inspirazione e poi nella fase di espirazione, si genera una regolarità e una maggiore ossigenazione.

Come conseguenza abbiamo il rallentamento del battito cardiaco e quindi, un riequilibrio nella pressione sanguigna, soprattutto in caso di pressione alta.

Il metabolismo rallenta e l’attività cerebrale si acquieta.

Ecco allora che l’ansia e l’irrequietezza si riducono.

Per questi motivi, possiamo utilizzare la meditazione anche in caso di attacchi di panico e per alleviare stati depressivi.

In particolare, nella meditazione definita mindfulness alcuni studi clinici hanno appurato l’espandersi della corteccia insulare e prefrontale (zone adibite all’attività intellettuale), da un lato, e dall’altro la riduzione dell’amigdala che è l’area del cervello riservata alla gestione della paura.

In generale, le pratiche meditative mindfulness sono un efficace supporto nel gestire lo stress. Tra gli effetti benefici della meditazione, ci sono il rigeneramento dei neuroni.

Meditare migliora la concentrazione e la memoria.

Meditazione – altri studi scientifici

Altri studi scientifici, accertano una relazione tra meditazione e infiammazione.

Ovvero, grazie alla pratica costante e quotidiana della meditazione, si è notato una riduzione dell’attività dei geni che regolano gli stati infiammatori.

Di conseguenza, diminuendo il livello di infiammazione, si riduce la possibilità di ammalarsi, oltre che ridurre il dolore fisico.

Infine, ma non da ultimo, la meditazione sortisce un effetto positivo anche sulle emozioni.

Generando uno stato psico-fisico di quiete, è anche possibile riconoscere e gestire al meglio le proprie emozioni con maggiore consapevolezza. L’effetto è che vediamo la vita in rosa e migliora anche il nostro livello di felicità.

Meditazione – le tecniche e le discipline

Esistono varie tecniche meditative.

Il fil rouge tra le diverse pratiche è sempre rappresentato dalla costanza nel meditare.

Bastano anche solo 10 minuti al giorno di raccoglimento, in uno spazio “protetto”, un’area della casa dove posiamo essere certi di non essere disturbati da nessuno.

La meditazione va praticata preferibilmente al mattino appena svegli, prima di colazione, dopo esserci rinfrescati il viso e lavati i denti.

Spegniamo il cellulare, stacchiamo il telefono, chiudiamo porte e finestre, per non fare entrare nessun rumore nella stanza dove ci troviamo.

Possiamo sederci su una sedia o, meglio, per terra su un cuscino con la colonna vertebrale dritta e gli occhi chiusi. Durante la meditazione la postura deve essere comoda e non forzata.

Ogni tecnica di meditazione ha diverse procedure per farci entrare in stato meditativo.

Vi sono meditazioni indotte dai maestri, tramite visualizzazioni, suoni o altro.

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Articolo a cura di:

C. Montana Lampo

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